Stefano Tondo, artista poliedrico nato a Lecce nel 1974, si distingue nel panorama artistico contemporaneo per la sua incessante ricerca della verità celata dietro le apparenze. Residente Firenze, Tondo ha plasmato un percorso artistico distintivo, caratterizzato da una profonda indagine sui confini dell’identità e sull’essenza stessa della realtà materiale e immateriale.

Diplomato all’Accademia di Belle Arti di Firenze, Tondo ha inizialmente abbracciato la fotografia pubblicitaria, un campo che lo ha sensibilizzato alle potenti dinamiche visive prima di dedicarsi completamente all’arte nel 2002. La sua transizione verso la ricerca artistica pura segna l’inizio di un viaggio esplorativo attraverso vari medium e forme espressive, dall’installazione alla scultura, dalla fotografia al video.

Le opere di Tondo sono un dialogo costante con il materiale, trattato non solo come mezzo, ma come soggetto vivo che parla della sua storia, delle sue potenzialità e dei suoi limiti. Egli esplora materiali diversi come l’ottone, la canapa e l’acciaio, ogni volta scoprendo e svelando nuove verità e possibilità espressive. Questa ricerca materica è una metafora della sua indagine più ampia: quella dell’essenza umana e della realtà che ci circonda.

Il carattere delle sue opere è marcato da una profondità concettuale che interroga il ruolo dell’artista e dell’osservatore, spingendo quest’ultimo a confrontarsi con l’ambiguità dell’esistenza e la molteplicità delle identità personali e collettive. Le sue installazioni sono spesso cariche di una tensione quasi mistica, dove la luce, il suono e il movimento giocano ruoli fondamentali nel definire lo spazio e la percezione.

Il percorso di Tondo è segnato da una costante esplorazione dell’io e dell’altro, del visibile e dell’invisibile, del temporale e dell’eterno. Attraverso la sua arte, ci invita a considerare come le apparenze possano ingannare e come la verità possa manifestarsi in modi sorprendenti e inaspettati. Le sue opere non sono solo oggetti da osservare, ma esperienze da vivere, che sfidano il pubblico a riflettere sulla propria percezione della realtà e sulla natura fluida e spesso enigmatica dell’esistenza umana.

Nel contesto culturale contemporaneo, Stefano Tondo si afferma come un narratore visivo che usa la materia e il simbolo per tessere storie complesse e invitare a un dialogo continuo tra l’opera e chi la osserva. La sua arte è un ponte tra il personale e l’universale, tra l’intimo e il collettivo, un invito incessante a guardare oltre e a scoprire nuovi orizzonti di senso.

Mostre personali


2024

Luce è Ombra, LDM Gallery, Firenze, Italia

2020
Doppio gioco, doppia personale con Nebojsa Bogdanovic, Centro per l’Arte. Contemporanea Trebisonda, Perugia, Italia
2017
Un’illusione, Studio MDT, Prat, Italia
Il grande uccello, Galleria da Mihi, Berna, Svizzera testi in catalogo di Caterina Toschi e Laura Vecere
2015
Orior – Frammenti di spazio, Sinagoga e Museo Ebraico di Firenze, Italia
Incostantequilibrio, Spazio MOO – Mud Object Oriented, Prato, Italia
2014
Schneestürme und Wartesaal (tempeste di neve e sale d’attesa),
doppia personale con Olivia Notaro
Galleria Da Mihi, Berna, Svizzera
2013
Manifesto,
Galleria Da Mihi, Berna, Svizzera
2012
Forme originali,
Galleria Da Mihi, Berna, Svizzera
2010
Open Studios,
a cura del Centro di Cultura Contemporanea Strozzina, Firenze, Italia
2008
Una ciliegia sul tram, (doppia personale con Fabio Cresci), a cura di Laura Vecere
Galleria Il Ponte, Firenze, Italia
2007
Patiens, a cura di Lara-Vinca Masini Patrizia Pepe, Firenze, Italia

2006
Irena Kalodjera & Stefano Tondo, a cura di Lara-Vinca Masini
Villa Pandolfini, Sala degli Uomini Illustri, Firenze, Italia
2005
Lastra, a cura di Laura Vecere
Galleria La Corte Arte Contemporanea, Firenze, Italia

In-cognito, a cura di Lara-Vinca Masini Limonaia di Villa Strozzi, Firenze, Italia
2003
Exit, con Irena Kalodera, testo di Renato Ranaldi
Galleria Raggio Verde, Lecce, Italia
Mostre collettive
2021
Diversoinverso, a cura di Davide Silvioli, Centro per l’Arte Contemporanea Trebisonda, Perugia, Italia
2015
Io vedo io guardo, a cura di Annalisa Cattani Artforms, Prato Italia

A TTUBO,
Spazio MOO – Mud Object Oriented, Prato, Italia
2014
Abaco Space
Kunow, Berlino, Germania
2013
Senza, a cura di Giuliano Serafini C2 Contemporanea 2, Firenze, Italia
2012
Biennale Mulhouse 012 (Opening Art Basel) Palazzo Delle Esposizioni, Mulhouse, Francia
2011
The Wall (archives) #4,
un progetto di Pietro Gaglianò